Allerta neve, a breve cadrà copiosissima fino a un metro: ecco dove
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Direttore: Alessandro Plateroti

Allerta neve, a breve cadrà copiosissima fino a un metro: ecco dove

valanga di neve

Allerta neve sulle Alpi: in arrivo fino a un metro di accumulo oltre i 1500/1800 m. Elevato rischio valanghe, massima prudenza in montagna.

Proprio in prossimità della Festa della Donna 2025, il Nord Italia si prepara ad accogliere un’imponente ondata di allerta neve su gran parte dell’arco alpino. A partire da domenica 9 marzo, una perturbazione di origine atlantica si scontrerà con masse d’aria fredda, scatenando una tempesta di neve senza precedenti.

Gli accumuli potrebbero raggiungere fino a un metro oltre i 1500/1800 metri, ma attenzione: il rischio valanghe sarà in forte aumento.

uomo cammina con ombrello sotto la neve in inverno

Rischio valanghe in forte aumento

L’elevata quantità di neve prevista in un arco di tempo ristretto renderà il manto nevoso particolarmente instabile, aumentando notevolmente il rischio di valanghe. Il pericolo sarà molto elevato oltre i 1800 metri di quota, dove il carico nevoso potrebbe risultare inconsistente e soggetto a distacchi spontanei.

Si raccomanda dunque massima prudenza agli appassionati di sport invernali ed escursionisti: sono da evitare attività come ciaspolate, scalate su cascate di ghiaccio e percorsi fuoripista, per non incorrere in situazioni di pericolo. È fondamentale consultare sempre i bollettini valanghe aggiornati prima di qualsiasi spostamento in montagna.

Allerta neve in Italia: quali sono le zone più colpite

L’arrivo della perturbazione, come aggiunto da Ilmeteo.it, sarà accompagnato da un calo delle temperature che favorirà precipitazioni nevose anche a quote relativamente basse. I fiocchi di neve potrebbero cadere già a partire dai 1000/1200 metri su Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia, con accumuli particolarmente significativi nelle località sciistiche di Sestriere (TO), Breuil Cervinia (AO), Prato Nevoso (CN), Macugnaga (VB) e Madesimo (SO).

Le nevicate si estenderanno rapidamente anche su Trentino-Alto Adige, Cadore e Friuli Venezia Giulia, dove si attendono accumuli consistenti fino ai 1500/1800 metri. Le Alpi occidentali, più esposte a questa configurazione meteorologica, saranno le zone maggiormente colpite, con accumuli che potrebbero raggiungere il metro di neve fresca entro la fine dell’evento.

Questa intensa fase perturbata rappresenta uno degli eventi nevosi più significativi dell’inverno, e sarà solo l’inizio di un periodo instabile che proseguirà con ulteriori perturbazioni atlantiche fino alla fine del mese.

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ultimo aggiornamento: 7 Marzo 2025 14:40

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